Paolo Croci
Gli Amici del Teatro - Settanta anni di tradizione a Mozzate
La Dama dell'alba
Nell'autunno del 1986 Franco Belli allettò tutti i membri della Compagnia con la possibilità di portare sulle scene una prima nazionale, un'opera splendida di Alessandro Casona, che mai era stata rappresentata in Italia: La Dama dell'alba.
Sarebbe stata l'ideale continuazione di Spoon River: in quest'opera erano i morti a tornare per raccontare la drammaticità della loro condizione, nella nostalgia per la vita trascorsa e il rimpianto di ciò che non avevano fatto o che non avrebbero voluto fare "al di qua del fiume", fuori dal cancello del cimitero; nella Dama è la morte stessa ad avere la parola, a spiegare, a cercare di capire le sue ragioni e quelle degli uomini.
E' vero che questo testo nell'ambiente del teatro è oggetto di superstizione: si dice che molte compagnie hanno cercato di metterlo in scena, ma per i più vari motivi, mai nessuna vi è riuscita. Affrontando la "maledizione" incombente, iniziarono le prove. Gli attori incarnavano meravigliosamente bene le loro parti, il testo suscitava brividi ed emozioni ogni volta, tutto si svolgeva senza intralci. A pochi giorni dalla prima furono montate le scene.
Il Belli non era completamente soddisfatto: decise allora di smontarle e rimetterle di nuovo dopo averle aggiustate. Si procurò una scala di alluminio e salì per togliere una quinta, mentre alcuni per maggior sicurezza lo reggevano. Non si sa come, né perché, ma a un certo punto la scala cominciò ad aprirsi crollando rovinosamente a terra. Il regista rimase incastrato tra essa e il pavimento, procurandosi una brutta rottura del femore e della clavicola (dovette essere operato e rinunciare così a un ingaggio con Nichetti), mentre Fausto Ferrarese si trovò schiacciato dal peso del Belli, incrinandosi due costole. Sembrava tutto finito, ma, mentre si trasportavano i feriti sull'autoambulanza chiamata d'urgenza, Edoardo Zampini, che aiutava il barelliere nel trasporto inciampò in un gradino, fratturandosi un piede...
Ora la Dama dell'alba è là, in attesa che qualcuno abbia il coraggio di riproporla alla Compagnia!