Paolo Croci

Gli Amici del Teatro - Settanta anni di tradizione a Mozzate

La guerra

E venne la seconda guerra mondiale! Molti partirono per i vari fronti su cui si combatteva e l'attività teatrale si diradò. Dino Landoni divenne il regista e l'animatore della Compagnia del teatro, uno dei rari svaghi concessi ai mozzatesi. Di questo periodo più numerosi sono i ricordi, anche se ormai affievoliti dal trascorrere inesorabile del tempo. 

Nei primi anni di questo triste periodo i testi rappresentati furono ancora parareligiosi; di essi uno in particolare è rimasto impresso nella mente dell'allora giovane regista: la Fornace ardente. In questo spettacolo si inserirono i primi trucchi scenici, e così si cercò di stupire il pubblico. Infatti a un certo momento dello spettacolo il figlio del protagonista doveva essere gettato nella fornace: fu aperto lo sportello e vi fu spinto dentro il ragazzo. Un terribile urlo si alzò dal pubblico: non avevano capito che il fuoco che scoppiettava all'interno della scena era finto! E il coinvolgimento degli spettatori fu tale che, quando il ragazzo fu estratto dalla fornace miracolosamente vivo, dopo il pentimento del padre, un boato di approvazione scoppiò in sala. L'altro spettacolo che viene ancora oggi ricordato dal regista è L'ultima mela del ghiozzo. Non fu uno spettacolo anti-bellico, nonostante le apparenze. Narrava la storia dell'equipaggio di un sommergibile colpito dai nemici e affondato, i drammi, le tensioni del ghiozzo (il nostromo di marina) e le vicende tragiche di quell'epoca. 

Per sollevare gli animi tra un tempo e l'altro vi era l'intermezzo della Compagnia di Abbiate Guazzone, allora famosa, Compagnia che fu spesso invitata in Mozzate a recitare, sotto la guida del signor Fiunghi. Questo spettacolo fu messo in scena durante l'ultima fase del conflitto, perché negli anni 1942-1943 l'attività teatrale fu sospesa del tutto a causa dei continui coprifuochi e dei bombardamenti stranieri.

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