La colpa di essere nati

in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico

e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti

Presentato a Mozzate, Auditorium Comunale, il 28 gennaio 2005 in occasione della cerimonia di commemorazione del Giorno della Memoria promossa dall'Amministrazione Comunale di Mozzate in collaborazione con

Città di Mozzate

Assessorato alle Attività Culturali

PERCORSI TEATRALI

Centro Culturale ed Artistico

Associazione

Figli della Shoah

Milano

Elaborazione del testo e regia di Luigi Farioli 

basato sulle testimonianze di Goti Bauer, Liliana Segre, Giuliana Tedeschi sopravvissute ai campi di sterminio nazisti  

Con  Luigi Farioli, Carla Mantegna, Cristina Gambino

Un filo spinato attraversa tutta la scena. Un filo spinato, che forse esiste ancora oggi a separare chi ha subito quelle atrocità da chi, vinto dall’indifferenza o dai luoghi comuni, non si preoccupa più di ricordare un passato "ormai lontano".  Basato sulle testimonianze di tre sopravvissute ai lager nazisti: Goti Bauer, Liliana Segre e Giuliana Tedeschi, la narrazione drammatica è affidata ad un narratore e a due Testimonianze. Attori-testimoni, che prestando la loro Voce a tutti quei milioni di ebrei che la follia umana ha saputo brutalmente soffocare, vogliono in questo modo restituirla e riportarla alla memoria attraverso il teatro. La colpa di essere nati non è uno 'spettacolo'  teatrale ma una rappresentazione commemorativa per ricordare, tenere viva la Memoria, non chiudere gli occhi su quella che è stata la più grande tragedia del ventesimo secolo.

Shoah è un vocabolo ebraico che significa catastrofe, distruzione. Esso è sempre più utilizzato per definire ciò che accadde agli ebrei d'Europa dalla metà degli anni Trenta al 1945 e in particolar modo nel quadriennio finale, caratterizzato dall'attuazione del progetto di sistematica uccisione dell'intera popolazione ebraica.