Paradiso - Canto XXXIII
dalla Divina Commedia di Dante Alighieri
Rappresentato a Cislago (VA) il 20 giugno 2004
Accompagnamento musicale di Genny Latino
Regia di Luigi Farioli
Con Luigi Terzi
Breve rappresentazione realizzata su richiesta della Pro Loco di Cislago per introdurre la presentazione dei restauri della Cappella di Sant'Antonio della chiesa di Santa Maria della Neve di Cislago. Già lo scorso 17 novembre 2002, la Compagnia Percorsi Teatrali introdusse la presentazione dei Restauri del I lotto.
Con Dante inaugurati i restauri - La Settimana
Anche il tempo ha deciso di festeggiare l'inaugurazione del II lotto del restauro - Giornale Comunale di Cislago - n. 10 luglio 2004
Luigi Terzi, Genny Latino |
Luigi Terzi |
Luigi Terzi |
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Luigi Terzi, Genny Latino |
Luigi Terzi |
Genny Latino |
Luigi Terzi |
Luigi Terzi |
E’
la cappella di epoca più recente e venne inserita nella chiesa all’inizio del
1700. Fino al 1731 al suo
posto c’erano due nicchie e in una di queste era posto l’affresco della
Madonna incinta che su richiesta popolare venne trasferito sull’altare. Nella
nicchia centrale c’è la settecentesca statua di S.Antonio di Padova con in
braccio il Bambino Gesù a ricordo di una visione. Nato nel 1195 a Lisbona in
una nobile famiglia entrò a far parte degli Agostiniani di Coimbra. Dopo il
martirio di alcuni francescani decise di entrare anch’egli nei francescani.
Nel 1220 cominciò a predicare in Africa ma per ragioni di salute dovette
rientrate in Italia dove insegnò all’università di Bologna. Insegnò anche
in Francia e qui dovette combattere contro l’eresia degli albigesi. Nel 1227
divenne superiore provinciale dell’Emilia e Lombardia dell’ordine
francescano e decise di stabilirsi a Padova per dedicarsi completamente alla
predicazione. A Padova compirà i famosi miracoli per cui il suo culto è
diffuso in tutto il mondo. Sant’Antonio morirà improvvisamente all’età
di trentasei anni. Sant’Antonio è protettore degli orfani, prigionieri,
naufraghi , donne sterili, donne incinte, bambini ammalati, vetrai e
commercianti del vetro. Dal seicento è invocato inoltre per trovare oggetti
smarriti e dalle donne per trovare marito. Ai lati della statua sono
rappresentate ,con figure allegoriche, due virtù: a sinistra la Carità e a
destra la Castità. Ai lati della nicchia sono presenti finte architetture
tipiche del quadraturismo settecentesco che incorniciano la nicchia . Sulle
pareti laterali sono presenti altre figure allegoriche e festoni floreali. Nel
soffitto a botte della cappella è rappresentata la gloria di S.Antonio.
L’artista potrebbe essere lo stesso che nella parrocchiale ha eseguito la
settecentesca cappella del Calvario.
Il presbiterio attuale a pianta rettangolare venne costruito verso la fine del’500 ed è stato affrescato all’inizio del 1600. L’altare ligneo è di due epoche differenti: la parte dorata è la più antica di epoca seicentesca mentre la parte superiore in legno scuro è del 1731 quando l’affresco della Madonna incinta di mano cinquecentesca venne staccato da una nicchia della chiesa e il massello venne inserito nel centro dell’altare.
S. Bernardino sottolineava il significato eucaristico della Madonna Incinta; in quanto Maria è figura della Chiesa perché i cristiani , nutrendosi dell’eucaristia, hanno in se’ Cristo. La devozione a questa immagine è legata alla festività del Corpus Domini. Nella parte inferiore dell’altare , ai lati del tabernacolo, sono intagliate nel legno 12 scene della vita di Gesù e di Maria ai cui lati ci sono stemmi nobiliari che in parte appartengono alla famiglia Borromeo. A sostenere la mensa sono posti angeli recanti lo stemma dei Borromeo , lo stemma della famiglia di Paolo III al secolo Alessandro Farnese e lo stemma della famiglia di Pio IV al secolo Giovan Angelo de’medici di maregnano(melegnano) zio materno di San Carlo. Chiude il presbiterio l’arco trionfale con affrescate le litanie della Madonna.
Abramo Morandi
(il materiale relativo ai cenni storici presente su questa pagina è stato fornito dalla Pro-Loco di Cislago)